“Quando il relatore mi propose l’argomento della mia tesi magistrale, ne fui subito entusiasta. Il principale motivo per cui mi ero iscritto al corso di laurea in Ingegneria e Scienze informatiche era stato proprio quello di poter lavorare in ambito di Computer grafica, una disciplina affascinante. Una volta trovatomi verso la fine del mio percorso di studi, potevo finalmente affrontare un tema di ricerca recente in quel settore: l’inverse spectral geometry. Il mio obbiettivo era quello di generare un qualsiasi oggetto 3D a partire dal suo “suono”, come per esempio la forma di un tamburo partendo dal semplice suono emesso dallo strumento.
Dopo una prima sessione di brainstorming con il relatore e il correlatore, iniziai subito a lavorare agli esperimenti carico di aspettative. Collezionai i dati su cui testare il mio metodo, definii il modello di rete neurale necessario a risolvere il problema, scrissi il programma per eseguire gli esperimenti e infine li feci partire.
Non sempre i risultati ottenuti erano quelli sperati, ma grazie al supporto del mio relatore e correlatore e a una buona dose di volontà riuscii a ottenere quello che volevamo.
Una volta terminati gli esperimenti, passai alla parte per me più noiosa e meno emozionante: la stesura su carta del frutto dei miei mesi di studio. Alla fine completai il lavoro con il titolo: “Data-driven inverse spectral geometry: learning to generate shapes from multi spectra”.
Essere arrivato alla fine del mio percorso di studi universitari con una tesi di cui andare fiero, era per me già un traguardo enorme; rappresentava la ricompensa di tutte le fatiche passate durante i precedenti anni di studio ed esami. Quando poi, 3 mesi dopo la proclamazione della mia laurea, ricevetti per email la notizia di aver ottenuto il premio “Matteo Dellepiane” per la miglior tesi magistrale in Computer grafica, feci fatica a crederci. Avevo inviato la candidatura qualche giorno dopo il conseguimento del titolo, sotto consiglio del mio relatore e del mio correlatore, senza però troppe speranze. Invece, i miei sforzi vennero apprezzati anche dalla comunità di Computer Grafica Italiana. Questo è per me il miglior riconoscimento mai ottenuto.
E anche dopo aver presentato la mia tesi durante la premiazione di STAG 2021, ancora non me ne rendo conto.
Riguardando il percorso che mi ha portato a questo momento di profondo orgoglio, provo molta gratitudine nei confronti delle persone che mi hanno sostenuto durante il mio percorso di studi, dalla mia famiglia e amici al mio relatore e correlatore. Spero che questo possa essere per me l’inizio di un produttivo percorso di ricerca in quella che è sempre stata la mia compagna di viaggio: la Computer grafica”.
Marco, laureato in Ingegneria e Scienze informatiche
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