Il mio american dream: 6 mesi alla University of Massachusetts Boston

Ho sempre viaggiato molto e fin da bambina ho vissuto diverse esperienze all’estero ma in America non ero mai stata. Quando ho visto che era possibile frequentare un semestre all’università di Boston con il progetto Worldwide study 2018/2019 mi sono detta “Perché no? Proviamoci!”. Sono contentissima di averlo fatto: ho vissuto un’esperienza stupenda. Vivere in un college americano è stato meraviglioso, mi sembrava di vivere un sogno: mi sono subito sentita ben accolta da tutti, compagni e professori, e ho conosciuto persone fantastiche che mi hanno aiutata a vivere l’università a 360 gradi … mi sentivo parte integrante del campus!

I campus universitari sono fantastici, assomigliano a delle mini città dove c’è tutto ciò che serve: campi, palazzetti per ogni tipo di sport, piscine, il centro medico e il supermercato. Il campus  dove mi trovavo è un po’ fuori dal centro di Boston ed è sviluppato su una penisola: da qualsiasi punto della struttura potevo osservare il blu dell’oceano in lontananza.

Tra le tante cose che mi hanno colpito della realtà universitaria americana, sicuramente c’è il modo in cui viene fatta lezione: gli studenti partecipano in modo attivo attraverso discussioni, presentazioni, lavori di gruppo che rendono più dinamico l’apprendimento e facilitano la socializzazione.

Ho vissuto molti attimi meravigliosi, una delle esperienze che mi porterò per sempre nel cuore è la partita dei Red Socks perché non è stato semplicemente assistere a un match di baseball, è stato un vero e proprio evento sociale che mi ha fatto innamorare della cultura americana.

 

Martina, studentessa di Editoria e Giornalismo

Lo sport è il 90% della mia vita

“All’ultimo anno di superiori non avevo ancora deciso con certezza quale percorso universitario intraprendere, ero molto indeciso fra Scienze motorie e Fisioterapia. Poi ho capito che Scienze motorie sarebbe stata la scelta più opportuna, perché vivendo una vita da atleta questo corso di laurea mi sarebbe stato d’aiuto sia per la carriera sia per studiare approfonditamente l’anatomia. Lo sport mi ha sempre affascinato e posso dire che occupi il 90% della mia vita. La giornata organizzata dall’Univr per dare il benvenuto alle matricole mi è servita molto, perché mi ha permesso di conoscere quali sono i volti dell’università, dal momento che sono uno studente fuori sede. Io vengo dalla Val di Sole, in Trentino, ed ero abituato alle realtà delle piccole scuole di provincia, in cui tutti si conoscono. Grazie al Welcome day ho potuto invece conoscere un’ambiente ben più grande e tanta gente nuova”.

 

Gianluca, 18 anni, matricola di Scienze Motorie

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