Cristiano Zanolli, l’imprenditore scrittore 

Cristiano Zanolli, Alumno Univr, è l’imprenditore a capo dell’azienda Zanolli, attiva dal 1952 nel settore metalmeccanico per la ristorazione professionale. Nel suo CV ci sono due lauree – Economia e Commercio a Bologna e Scienze della Comunicazione in Univr – ma la sua passione principale è la scrittura: tre i volumi pubblicati negli anni su temi che spaziano dall’analisi economica al racconto di vite di chef e gastronomi dell’arte bianca, passando dal business writing. Ai giovani consiglia di essere pazienti e apprendere: “Ai ragazzi – spiega – consiglio di essere spugne: apprendete più che potete e poi… spaccate il mondo!” 

Cristiano, descriviti in poche parole. 

Mi chiamo Cristiano Zanolli, sono nato nel 1965 e sono l’imprenditore a capo dell’azienda Zanolli, oggi alla terza generazione. Sono un Alumno dell’ateneo di Verona, dove ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione dopo aver conseguito quella in Economia e Commercio all’Università di Bologna. La mia passione principale è la scrittura – ho pubblicato tre volumi, uno presentato anche in ateneo qualche anno fa –, ma tra i miei hobby rientra la degustazione di buoni vini, avendo frequentato recentemente un corso da somellier.  

Ci racconti il tuo percorso universitario? 

Una volta terminato il liceo classico, mi sarebbe piaciuto intraprendere studi “creativi” e artistici: un’idea che però fu presto bocciata da mio padre. Optai quindi per la facoltà di Economia e Commercio: anni di università che hanno accompagnato le mie prime esperienze lavorative. Prime esperienze che fin da subito mi sono risultate molto utili anche per comprendere meglio alcune tematiche affrontate in aula e nei corsi, fino alla laurea conseguita nel 1985. La mia passione per l’ambito umanistico, però, non è mai scemata: per questo, dopo diversi anni, decisi di iscrivermi all’Università degli Studi di Verona a Scienze della Comunicazione. Un indirizzo che mi ha permesso di approfondire le mie competenze nel campo della comunicazione e della scrittura, oltre a darmi l’opportunità di conoscere artisti e persone di riferimento del settore.   

Com’è stato il tuo primo approccio al mondo del lavoro? 

Direi segnato dalla consapevolezza che prima o poi sarei entrato a far parte dell’azienda di famiglia fondata da mio nonno. Da giovane la mia vera passione era lo sport: ero un atleta professionista con una carriera promettente che, però, finì presto a causa di un infortunio. Poi arrivarono le prime esperienze lavorative in azienda nel campo delle vendite. Fu però quando mancò mio padre che mi trovai improvvisamente “in trincea”, a “prendere in mano” l’azienda e a doverla guidare. Un compito non certo facile che riuscii a portare avanti con successo insieme all’impegno e al supporto di tante persone. 

Ci racconti la tua giornata tipo? 

La mia giornata tipo è difficile da definire, in quanto molto variegata, talvolta dura e spesso entusiasmante. Non c’è uno schema prestabilito, le giornate sono diverse perché spesso cambiano anche i luoghi, essendo io spesso in viaggio per lavoro. Diciamo che in generale cerco sempre di organizzare la mia giornata in base agli impegni previsti in agenda, che possono essere eventi aziendali, fieristici o visite ai clienti. Detto ciò, la quotidianità non mi dispiace affatto quando c’è: specialmente quando mi permette di ricavare del tempo per la mia passione, la scrittura. Quando posso, la mia giornata si conclude nella mia cantina di casa: un vero e proprio “rifugio” dove, accompagnato dalla mia poltrona e da un buon bicchiere di vino, mi posso dedicare in pace alla lettura.  

Quale parte del tuo lavoro preferisci maggiormente? 

Direi che a piacermi di più è soprattutto la parte creativa e comunicativa, anche se mi piace molto anche intraprendere nuovi progetti, scoprire nuovi mercati e viaggiare.  

Quale consiglio ti senti di dare a studenti e neo-laureati? 

Ai ragazzi consiglio, prima di tutto, di avere pazienza: una dote che dovrebbe sempre essere accompagnata da spirito di sacrificio e senso del dovere. Se avete o decidete di coltivare queste caratteristiche, vedrete che le cose verranno da sé. E poi c’è lo studio, la capacità di analizzare e imparare: siate spugne, apprendete più che potete e poi… spaccate il mondo! 

Ho scritto un libro di poesie dopo il mio Erasmus a Verona

Sono arrivata a Verona nel settembre del 2005 come studentessa Erasmus. Sono rimasta impressionata dalla bellezza del centro storico della città scaligera, i monumenti, le piazze e i ponti veronesi. Questa esperienza all’estero ha facilitato la mia apertura ad altri orizzonti. Ho lavorato come insegnante in Ungheria, Polonia, Portogallo, Bulgaria e, prima di tornare a Verona, presso l’Università di Melbourne, in Australia. Mi sono ricordata sempre con stima della mia esperienza in Italia. Ho pubblicato un libro di poesia ambientato a Verona, Vestigia di Postumia, che mi ha permesso di partecipare alla Feria del Libro de Madrid ed è stato presentato in diversi posti tra i quali il Museo Italiano di Melbourne -sia la versione spagnola che quella italiana- grazie alla collaborazione dell’Ambasciata di Spagna in Australia. Ho anche partecipato come poetessa invitata alla University’s Literary Translation Spring School della Monash University a Melbourne, dove sono state realizzate traduzioni delle mie poesie anche in inglese.

Maria Paola, studentessa Erasmus e Visiting Scholar

La scrittura è una parte di me, come la mia terra.

“La scrittura è una parte importante di me. Mi è sempre piaciuto scrivere, soprattutto di quello che conosco meglio: la mia terra e la cultura che le ruota attorno. Sento un forte legame con la Sardegna, per questo a volte sono un po’ nostalgica e mi mancano i luoghi in cui sono cresciuta ma penso comunque che stare a Verona sia un’opportunità e cerco di coglierla al meglio. Anche se non è casa mia, Verona è una città bellissima, stimolante e ricca di possibilità. Nonostante la malinconia sono contenta della mia scelta e di quello che sto costruendo qui, infatti mi sento molto più indipendente.”

 

Giulia, studentessa di Editoria e Giornalismo

La vista del lago è la cosa che più mi manca di casa

“La vista del lago dalla finestra della mia stanza è la cosa che mi manca di più di Lovere, il mio paesino in provincia di Bergamo. Sono iscritta a Lingue e Culture per l’Editoria qui a Verona, ma non mi dedico solo allo studio. Faccio parte di FuoriAulaNetwork, la radio universitaria, scrivo per Passmagazine e La gallina ubriaca, sono redattrice del blog Log to green e collaboro con App al cinema. Mi sto impegnando molto perché, un giorno, mi piacerebbe diventare giornalista o lavorare nel mondo della comunicazione radiofonica o televisiva. Nel frattempo, per mantenermi, faccio anche la cameriera in un ristorante vicino al centro. Lo so, sembra che io non abbia molto tempo libero, ma alla fine riesco sempre a trovare un momento per andare in palestra, uscire con le amiche e vedere il mio fidanzato”.

 

Silvia, studentessa di Lingue e Culture per l’Editoria

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