Ho scritto un libro di poesie dopo il mio Erasmus a Verona

Sono arrivata a Verona nel settembre del 2005 come studentessa Erasmus. Sono rimasta impressionata dalla bellezza del centro storico della città scaligera, i monumenti, le piazze e i ponti veronesi. Questa esperienza all’estero ha facilitato la mia apertura ad altri orizzonti. Ho lavorato come insegnante in Ungheria, Polonia, Portogallo, Bulgaria e, prima di tornare a Verona, presso l’Università di Melbourne, in Australia. Mi sono ricordata sempre con stima della mia esperienza in Italia. Ho pubblicato un libro di poesia ambientato a Verona, Vestigia di Postumia, che mi ha permesso di partecipare alla Feria del Libro de Madrid ed è stato presentato in diversi posti tra i quali il Museo Italiano di Melbourne -sia la versione spagnola che quella italiana- grazie alla collaborazione dell’Ambasciata di Spagna in Australia. Ho anche partecipato come poetessa invitata alla University’s Literary Translation Spring School della Monash University a Melbourne, dove sono state realizzate traduzioni delle mie poesie anche in inglese.

Maria Paola, studentessa Erasmus e Visiting Scholar

Aiutare gli altri, leggere e viaggiare: ecco cosa mi rende felice

“Alla fine dell’ultimo anno di scuola superiore ero ancora indecisa sulla strada da intraprendere all’università, sebbene fossi indirizzata verso Scienze dell’Educazione non ero ancora convinta. Tuttavia, ero consapevole di voler iniziare un percorso focalizzato sulle relazioni sociali: ascoltare, dialogare ed essere a contatto con la gente erano le mie prerogative per il lavoro che avrei voluto fare in futuro. Svolgendo alcune ricerche sul web, mi sono imbattuta nel corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale e ho capito che era il percorso adatto a me. Vivevo in Trentino, in una splendida valle, ma volevo che l’università fosse anche un’occasione per conoscere una nuova realtà, un modo per stringere nuove amicizie. Ricordo che quando ero piccola mi recai a Verona per una gita fuori porta con i miei genitori: l’atmosfera di questa città mi colpì particolarmente; pensai che da grande avrei voluto frequentare proprio qui l’università. La mia vita oggi a Verona è tranquilla e piacevole, trovo che sia un ambiente ricco di opportunità. Ho due passioni: leggere e viaggiare con gli amici. Devo ammettere che è stato proprio un viaggio speciale a far nascere in me la consapevolezza di voler lavorare in un contesto che mi desse l’opportunità di interagire il più possibile con le persone. Mi riferisco a un viaggio a San Francisco, tre anni fa, per svolgere attività di volontariato. Un’esperienza che non dimenticherò mai”.

 

Alessandra, srudentessa di Scienze del Servizio Sociale

Adoro fare collage, creo impulsi di carta

“Ho sempre amato i libri: sfogliarli, leggerli, stare a contatto con loro. Il mio sogno è quello di lavorare per una casa editrice e di poter coltivare sempre le mie passioni. Oltre ai libri, infatti, sono appassionata di musica e adoro fare collage. Ho dato vita ad un progetto personale che ho chiamato “Impulsi di carta”: ogni volta che mi innamoro di una canzone realizzo un collage che contiene tutto ciò che tale brano mi trasmette e mi suggerisce.  È nato tutto ascoltando l’album “Abbi cura di te” di Levante, cantautrice che seguo moltissimo e dalla quale traggo ispirazione. La mia parola d’ordine? “Custodire”.

Giulia Maria, 23 anni, studentessa di Editoria e Giornalismo

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