Covid? Io parto e vado all’isola de La Réunion

“Sono sempre stata una persona alla ricerca dell’avventura e delle esperienze insolite. Così, dopo essere stata miracolata durante un incidente in auto mentre tornavo a casa dall’Univr per le vacanze natalizie, ho deciso di fare il grande passo e candidarmi per partire con il progetto Erasmus+, perché la vita è troppo breve per rimandare. Senza troppe difficoltà ho scelto la meta dei miei sogni, quella dove il mio spirito avventuriero e sportivo sarebbe stato sfamato: l’isola francese de La Réunion.

Con i pochi crediti nel libretto universitario che solo uno studente del primo anno può avere, ho mandato la mia candidatura e, con molta sorpresa, mi sono aggiudicata uno dei due posti disponibili per la mobilità della durata di un anno. Le mie certezze hanno cominciato a vacillare a causa del Covid, poi il lockdown e le restrizioni per viaggiare: la mia tanto desiderata partenza era duramente messa in discussione. A distanza di otto mesi, la situazione non era delle migliori ma comunque accettabile. Non potevo farmi fermare né dal Covid, né dal mio scarso francese imparato da appena cinque mesi solamente per l’occasione. Così ho salutato mamma e papà, ho imboccato l’entrata dell’aeroporto e dopo novemila kilometri di volo sono atterrata nel mio sogno.

Ora vivo da cinque settimane nel campus de l’Université de La Réunion e frequento i corsi per validare il mio secondo anno di Bioinformatica, sempre dotata di mascherina e con l’igienizzante alla mano. Non senza difficoltà tutto procede, il mio francese migliora e l’avventura è all’ordine del weekend: posso ritenermi soddisfatta per adesso, sempre sperando che qui la situazione “febbre Dengue” non superi quella Covid! L’esperienza è comunque solo all’inizio e l’alternarsi di periodi positivi e negativi sarà inevitabile. Ormai il Covid è una realtà a cui purtroppo tutti sono abituati ma non per questo dev’essere motivo di sconforto e ostacolo per i propri progetti.

Comunque vada, io sono qui e non vedo l’ora di poter scoprire a distanza di un anno cosa sboccerà da questa esperienza e non sarò mai abbastanza grata all’università di Verona per queste meravigliose opportunità per crescere in altre realtà.

Buon inizio d’anno accademico a tutti voi, studentesse e studenti Univr!”

Chiara, studentessa di Bioinformatica
Instagram: @chiardani

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