Marta e Jordy sono tra i primi laureati del corso di Laurea Magistrale in Data Science dell’Università di Verona. Sul blog di People of Univr, raccontano la loro esperienza universitaria in Univr e i progetti futuri.

Marta: 

Perché Data Science a Verona?

Inizio nel rispondere alla domanda che più frequentemente mi è stata posta: perché hai scelto la magistrale in Data Science proprio a Verona? I fattori che maggiormente hanno influenzato la decisione sono stati due: 50% lezioni in presenza e possibilità di fare un’esperienza all’estero extra UE. Ad oggi posso aggiungere molte altre motivazioni, ma partiamo dall’origine…

La scelta, una scommessa.

I miei primi tre anni di università li ho passati a Milano laureandomi in Informatica per la comunicazione digitale, Università degli studi di Milano. È stata una esperienza bellissima, che mi ha fatto crescere molto dal punto di vista formativo e umano, avendo anche abitato in appartamento con altri studenti. Questo ha alzato l’asticella nella decisione della magistrale che è stata influenzata dal periodo storico del Covid-19. Mi sono laureata proprio in quell’anno, passando i sei mesi di tesi triennale forzatamente chiusa a casa. La fatica è stata tanta (penso che anche te possa condividere) soprattutto essendo abituata a studiare spesso in compagnia con i compagni. Le mie opzioni erano restare a Milano segregata in appartamento con lezioni 100% online oppure optare per Verona che offriva 50% di lezioni in presenza e 50% online. Per me frequentare i corsi è sempre stato molto importante perché stando attenta e prendendo appunti si è già a metà dello studio, e avendo io molte altre passioni, sono sempre riuscita a ritagliarmi il tempo necessario. La decisione non è stata semplice anche perché essendo il primo anno di corso magistrale di Data Science non potevo chiedere a vecchi studenti la loro esperienza. È stata una bella scommessa.

Pochi ma buoni

Il primo anno è stato molto particolare, tanto ha influenzato la situazione del Covid. Ho cercato sempre di frequentare le lezioni anche se in classe eravamo solo in 4-5. Ci sono pro e contro di essere in pochi, sicuramente si viene seguiti molto bene e c’è sempre spazio per domande o approfondimenti.Essendo un nuovo corso fin dall’inizio c’è stata molta collaborazione tra noi studenti e i professori, soprattutto con il coordinatore Prof. Dai Pra, che è stato molto attento ad ascoltare i nostri pareri sui corsi, i dubbi e i consigli.

American experience

Uno tra gli aspetti positivi e indimenticabili che ho passato in questi due anni è stata l’esperienza in Louisiana, più precisamente alla Southeastern Louisiana University, grazie al World Wide Study Program. Sì, ho passato 5 mesi in un college americano, dormito negli studentati del college, mangiando in mensa con cheerleaders e giocatori di football. C’è pure stato l’uragano 14 giorni dopo il mio arrivo, ma posso affermare che è stata una di quelle esperienze che ti formano tanto sia dal punto di vista scolastico che umano. Un diverso modo di insegnare, un diverso modo di apprendere, un diverso modo di studiare, una diversa cultura. Che dire ho conosciuto persone fantastiche da tutte le parti del mondo (ero l’unica Italiana)!

Tesi e futuro

Tornata in gennaio, molto carica, ho dato l’ultimo esame per poi prepararmi ad iniziare la tesi con la Prof. Bazzani, la quale mi ha fatto appassionare al digital marketing. Qui inizia il mio spostamento di rotta verso il marketing. Durante questi mesi di magistrale, a causa di imprevisti del progetto di tesi, ho iniziato a collaborare per Legend Kombucha dove tuttora lavoro, un ambiente che mi ha permesso di iniziare ad applicare tutto ciò che ho imparato in questi 5 anni di università. Ritornando alla tesi, anche se è stato un lungo periodo con alti e bassi, sono molto soddisfatta perché mi ha permesso di poter lavorare in un gruppo di ricerca e concludere un vero progetto per un’azienda (Masi Agricola) riuscendo a dare il mio contributo, che soddisfazione! Lavorare in questo ambito mi è piaciuto molto e proprio per questo ho deciso di candidarmi per un progetto di ricerca in università.

Conclusione

Sono stati due anni molto particolari: dalle lezioni online allo scoprire i volti dei compagni dopo mesi senza mascherine, dalle aule di Borgo Roma alle lezioni in America, dall’essere studente ad iniziare a lavorare… Sono veramente grata di tutte le esperienze che ho fatto! Devo ringraziare il coordinatore del corso Prof. Dai Pra, Roberta Padovani per avermi sempre aiutato con la parte burocratica soprattutto durante i mesi all’estero, Maddalena Pigozzi referente del programma World Wide Study, Dott.ssa Claudia Bazzani per avermi trasmesso la sua passione e aver creduto in me. Grazie a tutti i compagni di corso per aver scommesso con me su questo nuovo corso e in bocca al lupo anche a tutti gli studenti! 

Marta Bonioli, laureata in Data Science @martabonioli

Jordy:

Se mi avessero chiesto cos’è la Data Science all’inizio della mia laurea triennale in Matematica Applicata, non avrei saputo rispondere. Quando ho scoperto dell’esistenza di questo nuovissimo programma, la laurea magistrale in Data Science, mi sono subito informato a riguardo. Un programma innovativo che racchiudeva tutto ciò che desideravo approfondire: applicazioni dell’analisi di dati mediante strumenti informatici e statistici in vari campi, tra cui economia, business e sociologia. Nei tre anni a Matematica, sono stato catturato dei metodi e delle applicazioni mentre la teoria è diventata una solida base, un contorno fondamentale per il mio percorso. Il programma di Data Science mi fu presentato dal mio supervisore di tesi triennale, nonché coordinatore della nuova magistrale (prof. Paolo Dai Pra). In un misto tra fiducia nel professore, voglia di affacciarsi ad una nuova realtà ed entusiasmo riguardo i temi del corso di laurea, decisi di fare il grande passo e scegliere Data Science. Ciò voleva dire scegliere la strada meno battuta: lasciarsi dietro molti amici, professori e corsi per affacciarsi ad una nuova realtà. Col senno di poi, di nuovi amici ne ho trovati, e lo stesso vale per professori e corsi che hanno lasciato un segno indelebile nel mio percorso accademico.

Descriverei il programma in poche parole: innovativo, multiforme ed internazionale. 

Innovativo perché tocca una scienza che è in continua espansione ed è un tema caldo negli ultimi anni sia nel mondo lavorativo, sia in quello accademico.

Multiforme perché ho potuto scegliere fra vari percorsi (curriculum) nei quali soltanto tre esami erano obbligatori mentre gli altri andavano “pescati” dai diversi ambiti di approfondimento e applicazione fra cui informatica, economia e sociologia.

Internazionale perché favorisce gli scambi e mi ha permesso di aprirmi a nuovi orizzonti all’estero.

A coronare l’esperienza di questa magistrale, vi è infatti il secondo anno, che ho speso all’Università di Helsinki grazie al programma Erasmus. In Finlandia ho avuto modo di approfondire alcuni argomenti avanzati relativi alla Data Science tra cui Deep Learning e High Performance Computing ed ho concluso il mio percorso di tesi magistrale proprio con un professore dell’università di Helsinki. La nuova magistrale in Data Science mi ha lasciato molte soddisfazioni ed è stata senz’altro un’esperienza positiva.

Jordy Dal Corso, laureato in Data Science @elmarajon