Il mio Expo Dubai: un’esperienza indimenticabile che mi ha permesso di ampliare i miei orizzonti, conoscere nuove culture e farmi crescere umanamente e professionalmente

Quando son venuto a conoscenza della possibilità fornita dall’Università di Verona di poter essere un ambasciatore dell’Italia nel mondo, in un contesto internazionale come Expo 2020 Dubai, ho deciso che questa sarebbe stata l’esperienza ideale con cui concludere il mio corso di studi, una rivincita personale dopo la negata possibilità di svolgere un semestre di studio all’estero a causa della pandemia globale. 

Nel candidarmi non ero per nulla certo di poter essere selezionato, vista la competizione e l’importanza del progetto. Tuttavia, avevo già deciso che qualora fossi stato selezionato, avrei sfruttato questa opportunità anche per scrivere un elaborato di tesi magistrale che si fosse basato su un’esperienza concreta: questo era  ilmio desiderio sin dall’inizio del mio percorso di studi specialistici. 

Visitando il sito di Italy Expo 2020 numerose volte, cresceva in me la convinzione che Padiglione Italia sarebbe stato il posto giusto per esprimere le proprie capacità linguistiche e relazionali, un’occasione unica per conoscere e osservare in che modo il “Sistema Italia” si propone all’estero, attraverso quali strumenti sviluppa le relazioni commerciali, diplomatiche, culturali. Questo sogno è diventato realtà quando ho saputo di essere stato selezionato tra gli oltre 3.000 studenti candidati. Vedere il mio nome tra quei 60 studenti vincitori onestamente è stata una grande soddisfazione. La mia avventura come volontario è iniziata ufficialmente il 29 dicembre 2021 con l’attivazione di un percorso di preparazione caratterizzato da incontri online in cui ho conosciuto gli altri volontari e mi sono state presentate le principali figure operanti all’interno del commissariato italiano per la partecipazione italiana a Dubai. 

I 3 mesi che ho passato come volontario di Padiglione Italia a Dubai sono letteralmente volati, in quanto ogni giornata è stata piena di emozioni. Attraverso questa esperienza ho potuto conoscere un gruppo di gente fantastica, i miei colleghi volontari, studenti provenienti da tutta Italia, i quali mi hanno insegnato molto e con i quali si è formato un bellissimo rapporto che ovviamente continuerà al termine di Expo. Posso dire che grazie a quest’ottimo legame i volontari di Padiglione Italia hanno svolto un ottimo lavoro, presentando una brillante immagine del futuro del Paese. 

Tornando a me, attraverso questo stage ho potuto perfezionare le mie capacità linguistiche, interpersonali e ho avuto l’opportunità di approcciarmi ad altre discipline e acquisire nuove competenze potendo osservare le diverse modalità di promozione del “Sistema Italia” ad Expo. Essere volontario di Padiglione Italia mi ha permesso di conoscere persone interessanti, esperti comunicatori e importanti figure professionali che hanno voluto condividere la loro storia personale, diventando delle fonti di ispirazione. 

Infine, posso dire con certezza che questa è stata un’esperienza indimenticabile che mi ha permesso di ampliare i miei orizzonti, conoscere nuove culture e farmi crescere umanamente e professionalmente.

Andrea, studente di Lingue per la Comunicazione Turistica e Commerciale – Relazioni Commerciali Internazionali
Instagram:
@andrea_ponsini

Il mio Expo Dubai: un incontro con mondi nuovi e diversi

“Da pochi giorni ho concluso la mia esperienza di stage ad Expo 2020 Dubai. Sono venuta a conoscenza del progetto grazie all’Università di Verona, che ha pubblicato il bando ad inizio 2021 e ho deciso di candidarmi e tentare la selezione., che richiedeva in particolare alte competenze linguistiche, preferibilmente precedenti esperienze all’estero ed una lettera motivazionale. 

Le ragioni principali che mi hanno spinto a candidarmi sono state la mia costante necessità di approcciarmi a mondi nuovi e diversi – ragione per cui in fondo ho scelto il percorso di studi con focus sulle relazioni internazionali – il desiderio di rappresentare il mio Paese e promuoverne la ripresa – in particolare dopo averlo visto lacerato dalla piaga Covid negli ultimi anni – e la necessità personale di imparare, crescere e sperimentare in un contesto mondiale. 

Le candidature si sono concluse con più di 8500 ragazzi e ad aprile 2021 sono uscite le graduatorie, dove ho scoperto di essere stata selezionata come ambasciatrice digitale insieme ad altri 59 studenti provenienti da tutta Italia. La formazione inizialmente è avvenuta in DAD per poi seguire con gli ultimi 15 giorni in presenza a Dubai, dal 1° ottobre 2021 è poi iniziata Expo e da lì anche il lavoro vero e proprio sul campo. 

I ruoli principali che ho svolto sono stati: la preparazione dello storytelling del padiglione, la gestione del percorso espositivo con tour guidati per ospiti nazionali ed internazionali, attività di public speaking e set on stage, l’organizzazione e partecipazione ad eventi e la collaborazione con diverse funzioni del commissariato tra cui la funzione ‘institutional’ che si occupa della gestione degli eventi internazionali e del contatto con tutte le istituzioni italiane e non aderenti ad Expo e la funzione ‘business’ che riguarda la gestione degli sponsor, partner e stakeholder del padiglione Italia. 

Questa esperienza mi ha arricchito sia dal punto di vista personale che professionale: mi ha permesso di conoscere e mettere in pratica le lingue che ho studiato, relazionarmi con nuove persone e culture oltre che venire a contatto con il grande mondo degli scambi internazionali.  Ho avuto modo di capire le logiche di collaborazione economica, sociale e politica, apprendere protocolli e procedure internazionali, aver voce in meeting internazionali e soprattutto promuovere il mio Paese all’estero. 

Nonostante sia innegabile il fatto che l’esperienza sia stata totalizzante sia dal punto di vista fisico che mentale, raccomando a qualsiasi studente non solo di partecipare a quanti più progetti Erasmus possibili ma anche di tentare le traineeships all’estero, poiché venire in contatto con un mondo del lavoro diverso da quello italiano aiuta a sviluppare un maggior pensiero critico, imparare come mediare ed essere tolleranti, capire quali siano le vere competenze da acquisire e soprattutto capire come fare la differenza sia nella propria vita personale che nella futura carriera lavorativa. “

Elisa, studentessa di Lingue per la Comunicazione Turistica e Commerciale 
Instagram:@e.isonni 

Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.

Up ↑