Fare meglio, o almeno fare la nostra parte

“L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha coinvolto tutti da vicino, aprendo molte riflessioni sulla realtà che sperimentiamo ogni giorno.

La necessità di rifiutare un cieco individualismo ci è apparsa più che mai urgente e la grande lezione che secondo noi il Covid-19 ha portato con sé è che nessuno si salva da solo, ma è piuttosto l’attenzione per il prossimo, il tutelarne le sue debolezze, il più grande gesto d’amore per gli altri e per se stessi.

Partendo da queste riflessioni abbiamo voluto partecipare alla sfida lanciata dall’Università LUMSA per la sensibilizzazione dei giovani all’adozione di comportamenti corretti per la prevenzione del Covid-19.

Troppo spesso abbiamo sentito parlare di giovani e di studentesse e studenti con toni poco incoraggianti, soprattutto nell’ultimo anno, ma noi ci siamo!

Non abbiamo certo l’arroganza di pensare di essere davvero migliori rispetto alle altre generazioni, ma sicuramente siamo pronti a fare la nostra parte, per questo abbiamo voluto metterci in gioco con questo concorso.

Abbiamo partecipato nella categoria campagna social media con un messaggio semplice: “l’amore è una questione di sguardi”.

L’idea è quella di comunicare l’importanza dell’uso della mascherina, senza la sua diretta rappresentazione grafica, ma focalizzandoci sul fatto che basti uno sguardo per trasmettere un’emozione: “Guarda agli altri, vedi il prossimo, attribuiscigli la giusta importanza e con amore proteggilo, perché non è altro che lo specchio di te stesso.”

Ai fini di coinvolgere il target Millenials e Gen Z e rendere la campagna “instagramabile” abbiamo utilizzato alcuni dei più famosi volti del mondo dell’arte a cui abbiamo aggiunto il nostro messaggio.

Orgogliose di aver rappresentato il nostro Ateneo e che il nostro sia stato uno dei progetti vincitori, ci teniamo a congratularci con tutti i colleghi delle altre università che hanno ottenuto con noi questo riconoscimento e ci auguriamo di riuscire sempre a fare la nostra parte!”

Michela, Anna e Michela, studentesse di Marketing e comunicazione d’impresa
Instagram: @michela_agus @annawhale @michizantedeschi

Ho realizzato un progetto sulla mia Verona, non solo turistica ma anche romantica

“A febbraio ho deciso di partecipare ad un bando sul turismo, tema a me molto caro e ora mi trovo felicemente a scrivere qualche parola sul positivo risultato raggiunto, essendo arrivata seconda classificata a livello nazionale.

Il bando è “Big You Up”, laboratorio di idee nato dal progetto BIG (Business Intergenerational Game) , interamente dedicato ai giovani che consiste nel realizzare un progetto innovativo di Start up, per migliorare e reinventare la consueta Customer Experience nel mondo del turismo per i giovani,

Sono stati diversi i giovani che, come me, da tutta Italia hanno sottoposto la propria candidatura per partecipare al contest, 11 che hanno partecipato alla finale svoltasi a Roma il 7 ottobre 2020 presso l’Associazione Civitas, 3 vincitori.

Il mio progetto mostra una Verona non solo turistica, ma romantica, che vivo quotidianamente, ispiratrice del film Letters to Juliet, che prevede di far rivivere all’ospite l’experience di rispondere alle lettere ricevute da Giulietta, interagendo con la struttura ufficiale del Club.
Il progetto, inoltre, prevede di accompagnare l’ospite ad una visita guidata alla casa di Giulietta con una degustazione enogastronomica sul territorio veronese.

Sono molto legata al territorio in cui vivo e alle tematiche della sostenibilità, infatti il progetto è in linea sia con la sostenibilità economica, sia con quella ambientale: agisce infatti nel rispetto dei Sustainable Development Goals, in riferimento all’agenda ONU 2030.

Nell’ottica del Covid-19 vi è sostenibilità anche da un punto di vista sanitario, in quanto c’è la volontà monitorate e distribuite le presenze grazie alle prenotazioni online.

Sono contenta di aver avuto la possibilità di far conoscere questo mio progetto, che ha un impatto economico e di immagine territoriale notevole: coinvolge più categorie economiche territoriali, mettendo al centro la mia città, Verona.

Il progetto è inoltre innovativo, migliorerebbe il settore di riferimento in quanto è unico e non esiste nulla di simile che consenta di vivere un’esperienza “dietro le quinte”, rispondendo alle lettere in modo personalizzato. Si sostiene finanziariamente e ed è quel buon esempio di come si dovrebbero valorizzare i siti culturali italiani, grazie al potere dello storytelling e dello storydoing, i nuovi trend della comunicazione d’impresa.”

Carlotta, studentessa di Marketing e Comunicazione d’Impresa
Instagram: @Carli_ghinato

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